Art. 111 della Costituzione
Cari Cittadini,
vi hanno mai parlato dell’art. 111 della Costituzione?
Dice che ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale.
E dice che soltanto a queste condizioni il processo è giusto.
Perché ciò avvenga è fondamentale che il giudice sia equidistante dalle parti.
Oggi, il pubblico ministero è collega del giudice. Condivide con lui il concorso, la formazione, le associazioni di categoria e perfino l’organo di autogoverno nel quale l’uno vota sulle carriere dell’altro. Se si prende a prestito il riferimento a una partita di calcio, l’arbitro oggi ha la stessa maglietta di una delle due squadre.
Con la separazione delle carriere ci saranno due concorsi di accesso diversi, uno per giudice e l’altro per pubblico ministero; due distinti Consigli Superiori della Magistratura, alcuna possibilità che anche indirettamente il pubblico ministero possa decidere sulla carriera del giudice e viceversa. Il giudice sarà terzo ed equidistante dalle parti nell’interesse del cittadino e il processo sarà giusto.