Avvocati; Gallo (O.C.F.): “Responsabilità professionale, no a una falsa equiparazione tra avvocati e magistrati”

L’Organismo Congressuale Forense esprime contrarietà per le modifiche che il relatore al disegno di legge sulla responsabilità degli avvocati intende innestare nel testo: l’emendamento proposto dal senatore Rastrelli — che avvicina la disciplina della responsabilità professionale dell’avvocato a quella prevista per i magistrati — costituisce una forzatura giuridica e culturale che non è accettabile.

“Il parallelismo tra giudici e difensori – dichiara il Segretario Accursio Gallo – non è corretto, in quanto il magistrato è arbitro, chiamato a valutare e decidere ex post, con l’obbligo di attenersi a quanto incontrovertibilmente risulta dagli atti. L’avvocato, al contrario, è parte processuale: agisce in via dialettica, contesta, argomenta, prospetta ricostruzioni alternative. Non è una questione meramente tecnica: limitare la libertà di contestazione e di argomentazione del difensore da una parte indurrebbe a privilegiare la scelta di una giurisprudenza consolidata e facilmente riproducibile dall’intelligenza artificiale, dall’altra intacca il diritto di difesa, principio cardine del nostro ordinamento democratico”.

“Esistono già strumenti idonei a sanzionare comportamenti scorretti — dal divieto di prove false all’azione contro la lite temeraria — senza introdurre surrettiziamente una responsabilità che, nei fatti, si tradurrebbe in una pericolosa dissuasione dall’esercizio pieno e libero della difesa” – aggiunge il Segretario di OCF.

“Per queste ragioni, l’Organismo Congressuale Forense rivolge un appello fermo e costruttivo al Parlamento: si torni al testo originario del disegno di legge, quello approvato dalla Commissione Giustizia del Senato, che garantiva un equilibrio rispettoso della funzione dell’avvocato e della tutela dei cittadini” – conclude Gallo.