Roma, 23 maggio 2025 – L’Organismo Congressuale Forense (O.C.F.) esprime sconcerto e profonda preoccupazione per l’azione giudiziaria che ha colpito due avvocati impegnati nella difesa in un processo in corso davanti al Tribunale di Reggio Emilia, destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini per calunnia da parte della Procura della Repubblica.
L’apertura di un fascicolo con trasmissione per competenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e la notifica a due difensori dell’avviso di chiusura delle indagini per l’asserito reato di calunnia, che emergerebbe dalla legittima formulazione di una eccezione processuale, rappresenta un vulnus al diritto di difesa determinando effetti inibitori, per non dire intimidatori, dell’attività dei difensori, nonché un potenziale condizionamento del giudice, per di più proprio nel momento in cui è in corso la discussione finale.
L’iniziativa denota un chiaro e inaccettabile atteggiamento di prevaricazione nei confronti della avvocatura e, in particolare, del ruolo del difensore nel processo, accentuando in modo ingiustificato un già difficile clima di contrapposizione.
L’O.C.F. aderisce alle considerazioni già espresse dall’Unione Camere Penali nel proprio comunicato ed esprime piena solidarietà ai difensori Prof. Avv. Oliviero Mazza e Avv. Rossella Ognibene, colpiti da questa improvvida iniziativa, con la presa d’atto che quanto accaduto evidenzia ancor più la necessità di isolare gli atteggiamenti di quella parte della magistratura che resta evidentemente estranea al perimetro della cultura della giurisdizione che deve invece abbracciare tutti i protagonisti del processo.