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OCF su Avviso per la Costituzione di un elenco di Avvocati del Libero Foro di Anas S.p.A.

Anas S.p.A. ha pubblicato sul proprio sito un Avviso per la Costituzione di un elenco di Avvocati del Libero Foro dedicato alla tutela dei dipendenti/dirigenti in servizio e non di ANAS e delle sue società partecipate.
Tale iniziativa dà luogo alla formazione di un elenco autonomo ad uso di soggetti terzi ed incide,violandola, nella libertà di scelta del difensore e nelle modalità di accesso alla giurisdizione da parte dei dipendenti.
Inoltre nell’avviso, inviato a molti Ordini territoriali e che sta avendo grande diffusione, è previsto, come requisito preferenziale, l’avere “incarichi in corso come Membro o Presidente di Organismi forensi quali i Consigli dell'Ordine, Consigli Distrettuali di Disciplina e Consiglio Nazionale Forense".

Si tratta di un requisito del tutto anomalo ed incompatibile con la normativa in tema di affidamento di servizi legali, oltre che non corrispondente al pubblico interesse.
Si consideri altresì che l’affidamento degli incarichi di assistenza legale di cui all’art. 17, comma 1 lett. d) del codice, nel rispetto dei principi di cui all’art. 4 del codice e di quelli dell’ordinamento della professione, deve assolutamente privilegiare il profilo curriculare del professionista rispetto ad altri criteri, come ribadito dall’ANAC e dalla giurisprudenza amministrativa. Ossia, la Pubblica Amministrazione, nell’affidamento di incarichi legali, dovrebbe perseguire l’obiettivo della migliore qualità del servizio.

Ora non si vede come l’avere in corso incarichi politici di natura elettiva nelle Istituzioni forensi possa essere una garanzia di maggiori competenze e possa costituire titolo preferenziale.
Inoltre, il bando prevede un requisito di accesso consistente in un numero minimo di anni di iscrizione all'albo pari addirittura a 15. Anche tale requisito è ingiustificabile e immotivato e rappresenta un indebito e generalizzato ostacolo alla concorrenza tra professionisti. Gli anni di iscrizione non rappresentano le competenze di un Avvocato, e i giovani non possono essere esclusi per anni dall'accesso ad incarichi della committenza pubblica che dovrebbe individuare criteri curriculari che prescindano dall'anzianità.

In definitiva l’OCF ritiene il bando formulato dall’ANAS illegittimo, irragionevolo e immotivato e, pertanto, ha avviato un’iniziativa nei confronti dell’Anas, al fine della riformulazione in autotutela del Bando, anche al fine di evitare azioni giudiziarie volte a promuoverne l’annullamento.

Da ultimo, l’OCF rileva che quanto accaduto evidenzia ancor più la imprescindibile necessità che i requisiti curricolari di specialità degli avvocati siano attestati dalle istituzioni forensi, ragion per cui occorre accelerare l’iter di approvazione del regolamento delle specializzazioni.

 

 

 

 


L’Organismo Congressuale Forense: maggiori controlli sull’affidamento eterofamiliare

L’Organismo Congressuale Forense ritiene prioritaria una riforma dell’attuale normativa sull’affidamento dei minori che recepisca il mutato contesto sociale e i principi dell’ordinamento internazionale

 

Roma, 22 Luglio 2019 - L’Organismo Congressuale Forense, recependo l’istanza della collettività per un’efficace tutela dei diritti dei minori in affidamento, di cui i gravi fatti di Bibbiano hanno recentemente rivelato la necessità, ha proposto una riforma dell’istituto dell’affidamento dei minori per renderlo più adeguato alle convenzioni internazionali oltre che ai principi cardine del nostro ordinamento a tutela dei minori.

L’Organismo Congressuale Forense, nella seduta assembleare del 20 luglio 2019, ha deliberato quanto segue:

  1. Istituzione di una banca dati nazionale per monitorare e censire il numero dei minori in affidamento nonché la quantità e qualità delle strutture che li ospitano;
  2. Potenziamento degli uffici giudiziari deputati, specializzazione e professionalità e di tutti i soggetti coinvolti nella tutela dei diritti dei minori, con la conseguente riduzione dei tempi della giustizia minorile;
  3. Costituzione di un tavolo di concertazione fra istituzioni ed associazioni forensi per approfondire il tema e valutare adeguate proposte.

L’Organismo Congressuale Forense confida che il Ministro Bonafede tenga conto di tutte le proposizioni indicate nel deliberato sopra richiamate, riformando l’attuale normativa che appare datata ed obsoleta, eliminando l’eccessiva discrezionalità dei servizi sociali, garantendo il diritto di difesa e del contraddittorio nel processo minorile, istituendo i dovuti e necessari controlli sull’iter e sull’esito delle procedure a garanzia dei diritti dei minori i quali sono i soggetti più deboli della società.

 


Deliberato su Affidamento eterofamiliare

Questa mattina l'Assemblea dell'Organismo Congressuale Forense ha approvato all'unanimità il seguente deliberato.

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Deliberato su Doppio Mandato

Questa mattina l'Assemblea dell'Organismo Congressuale Forense ha approvato con 32 voti favorevoli, 1 astenuto e nessun voto contrario, il seguente deliberato.

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La sfida dell’intelligenza artificiale al mondo del diritto: OCF guida il confronto sulle implicazioni e le opportunità

In occasione dell’evento organizzato dall’Organismo Congressuale Forense a Milano “Riforme processuali, algoritmi ed accesso alla Giustizia: problemi e prospettive”, un confronto con gli attori principali del dibattito su Intelligenza Artificiale applicata alla giustizia


Milano, 18 Luglio 2019
- Nessuna riforma dei sistemi processuali che voglia tendere ad una maggiore accessibilità e funzionalità della giustizia può oggi prescindere dagli interrogativi che discendono dal difficile incontro tra il paradigma digitale e la natura del processo giurisdizionale, fatto delle regole per la tutela dei diritti nel rapporto tra le parti.

Partendo da questa convinzione, in occasione del convegno “Riforme processuali, algoritmi ed accesso alla Giustizia: problemi e prospettive”, organizzato oggi a Milano dall’Organismo Congressuale Forense (OCF) con il Patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Milano e dell’Ordine degli Avvocati di Genova, si è svolto un confronto tra il Cons. Claudio Castelli (Presidente della Corte di Appello di Brescia e coautore del saggio “Giusto Processo e Intelligenza artificiale”), l’Avv. Andrea Stanchi (componente di OCF responsabile della commissione “Diritto e Tecnologie”) ed il Dott. Andrea Melegari (Senior Executive Vice President di Expert System S.p.A.).

L’Organismo Congressuale Forense è da tempo impegnato in un processo di studio e riflessione sul tema delle opportunità e delle implicazioni dell’utilizzo dello strumento tecnologico e delle sue prospettive future nel processo giurisdizionale, sia civile che penale, anche al di là del modello diventato obbligatorio dal giugno 2014.

In quanto Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, l’Avv. Giovanni Malinconico ha introdotto e guidato il confronto offrendo le prospettive di OCF al confronto tra la Magistratura, che sta riflettendo sul tema, gli operatori della tecnologia più avanzata e l’Avvocatura tutta.

“Pensare di operare solo sugli aspetti strettamente inerenti al processo ed al rapporto tra le parti non consente di risolvere realmente i problemi della giustizia. Rischia invece di rinviare la riflessione sulla integrazione delle logiche processuali e di quelle di Intelligenza Artificiale e riduce le prospettive di soluzione della criticità del sistema di tutela dei diritti”, ha affermato Giovanni Malinconico, Coordinatore di OCF.

L’Organismo Congressuale Forense propone, in modo innovativo, un ragionamento sulle regole processuali che tenga conto delle opportunità che il sistema digitale offre, nella consapevolezza che il potenziamento dell’uso dei sistemi di Intelligenza Artificiale va governato e volto alla effettiva tutela dei diritti, evitando i problemi che un uso inconsapevole può generare.

“L’utilizzazione di algoritmi di tipo “semantico” potrebbe potenziare il lavoro del magistrato e degli operatori di giustizia, già solo con la tecnologia ad oggi disponibile”, ha aggiunto Giovanni Malinconico. “In tale prospettiva, ridurre la riflessione sui rapporti tra Intelligenza Artificiale e processo giurisdizionale al tema della cosiddetta “giustizia predittiva”, pur se mediaticamente suggestivo, per un verso è velleitario e per altro verso impedisce di sfruttare le più ampie opportunità che la tecnologia esistente offre”.

Il programma dell’Organismo Congressuale Forense è di catalizzare tutte le intelligenze e risorse che si stanno occupando del tema e di consentire una sintesi unitaria. In questa prospettiva, ha già avviato un’attività di sensibilizzazione e dialogo con le istituzioni governative e giudiziarie, dalle quali attende una maggiore attenzione in considerazione della rilevanza del cambiamento che si sta attuando.


Comunicato Stampa Organismo Congressuale Forense

Proseguono le consultazioni con le forze politiche

Roma, 16 luglio 2019 – Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, insieme al Segretario Vincenzo Ciraolo, al Tesoriere Alessandro Vaccaro e al Componente dell’U.C. Armando Rossi, ha incontrato questa mattina i responsabili Giustizia della Lega nell’ambito delle consultazioni con le forze politiche.

L’incontro, cui hanno preso parte l’On. Riccardo Molinari, il Sen. Andreea Ostellari e il Sottosegretario On. Jacopo Morrone, ha consentito all’OCF di illustrare le proprie attività e finalità ed ha costituito l’occasione per un confronto ampio e franco sulle riforme in corso e sulle principali questioni di interesse per l’Avvocatura.

Nel corso dei lavori, hanno suscitato interesse il ruolo di sintesi dell’OCF tra le componenti dell’Avvocatura e le tematiche su cui sta incentrando la propria attività, nell’intesa che il dialogo così proficuamente avviato proseguirà sulle proposte concrete oggi anticipate.


Assemblea 19-20 Luglio, Ordine del Giorno

Questa settimana si riunisce l'assemblea dell’Organismo Congressuale Forense presso la Sede dell’Organismo sita in Roma, via Valadier n. 42, dalle ore 15,30 alle ore 19 di venerdì 19 luglio e con prosecuzione sabato 20 luglio dalle ore 9,30 alle ore 14.

Questo l'Ordine del Giorno:

1) Informativa sull’attività dell’Ufficio di Coordinamento;
2) Sentenza della Corte Costituzionale sul doppio mandato;
3) Prospettive di riforma dell’Ordinamento Giudiziario;
4) Prospettive di riforma dell’Ordinamento Forense;
5) Esiti dell’incontro con le Associazioni Forensi;
6) Attività di concerto con CNF e Cassa Forense;
7) Organizzazione dell’inaugurazione della sede OCF;
8) Fissazione di un incontro di consultazione con i Presidenti degli Ordini;
9) “Indagine conoscitiva” sulla professione forense e sul mercato dei servizi legali;
10) Resoconto dei gruppi di lavoro;
11) Varie ed eventuali
12) ISA Indicatori Sintetici di Affidabilità;
13) Patrocinio a spese dello Stato.

 

L’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense è integrato con il seguente punto:

14 – Gestione Separata Inps ( Rossi – Stefanì )
15) Vicenda minori affidati ai servizi sociali ed esame del DDL 1389 (riforma adozioni) - (Sini e Rovere).

 

 

 

 


Comunicato Stampa Organismo Congressuale Forense

Incontro su Equo Compenso

L’Organismo Congressuale Forense, ritenendo opportuno confrontarsi sul tema dell'equo compenso con tutti gli interlocutori coinvolti, ha avviato iniziative con privati e con tutte le parti politiche.
Sulla scia delle aperture del Ministro Alfonso Bonafede, si è tenuto ieri pomeriggio un incontro con una delegazione del Partito Democratico: per l’Avvocatura, oltre all’OCF, presenti anche il CNF ed il COA di Roma.
OCF plaude a tutte le iniziative in corso per riconoscere ai professionisti un giusto compenso per tutte le prestazioni professionali nei confronti di qualsiasi assistito ed evidenzia positivamente la proposta del PD nella quale si chiede un “equo compenso più forte nei confronti di tutti i committenti; con estensione delle misure di tutela dei compensi percepiti dai professionisti anche ai singoli privati”.


Comunicato Stampa Organismo Congressuale Forense

OCF al Ministro Bonafede: proseguire nella riforma del processo civile con metodo concertazione e senza pregiudicare il diritto di difesa

Roma, 11 luglio 2019 – L’Organismo Congressuale Forense (OCF) ha incontrato ieri pomeriggio il Ministro della Giustizia al Tavolo per la riforma del processo civile insieme ai rappresentanti di CNF, ANM, UNCC e AIGA.
L’Organismo Congressuale Forense ha apprezzato il fatto che si sia accantonato lo strumento della legislazione d’urgenza a favore della formulazione di una bozza di legge delega ed il recepimento di parti significative delle richieste formulate dall’Avvocatura.
In particolare, nel Marzo 2019, l’OCF aveva espresso dissenso rispetto ad alcuni punti dell’intervento legislativo prospettato dal Ministero che prevedevano l’introduzione di preclusioni processuali collegate agli atti introduttivi, l’aumento dei poteri istruttori del giudice sul modello del processo del lavoro, ulteriori sanzioni a carico delle parti.
I rappresentanti dell’Organismo Congressuale Forense avevano richiesto il recepimento delle istanze e delle soluzioni formulate in attuazione dei deliberati assunti a Catania dal XXXIV Congresso Nazionale Forense con particolare riferimento alle facoltà di istruttoria pre-giudiziale degli Avvocati, all’articolazione della fase preliminare ed alle modalità di determinazione della materia del contendere e del materiale probatorio, alla fase decisoria, all’appello.
Positivi, nella proposta del Ministero discussa ieri pomeriggio, l’eliminazione del filtro di inammissibilità nel giudizio d’appello, la previsione di semplificazione della negoziazione assistita e la sua estensione alle controversie in materia di lavoro e più ancora, nel medesimo contesto stragiudiziale, l’affermazione di poteri di istruzione, con possibilità di trasferimento delle relative acquisizioni probatorie anche nel processo.
Vi sono però ancora aspetti importanti e di impianto che impongono ulteriore approfondimento e modifiche, in particolare per la fase di definizione del thema decidendum, per la quale si richiedono modifiche di razionalizzazione e di garanzia per le parti, e per il modello decisorio nel giudizio d’appello, che non offre adeguate garanzie per assicurare il diritto di contraddittorio.
L’Organismo Congressuale Forense confida che, seguendo lo stesso metodo di concertazione che ha permesso in questi mesi di evitare l’approvazione di norme alle quali l’Avvocatura era assolutamente contraria, si arrivi alla correzione di tali aspetti sia durante l’iter legislativo che nella fase di attuazione della delega.
Giovanni Malinconico, Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, ha dichiarato: “Esprimiamo apprezzamento per il metodo seguito dal Ministro, ricordando che la vicenda della riforma del processo civile, partita nel dicembre scorso con una ipotesi di decretazione d’urgenza su un modello processuale molto lontano da quello auspicato dall’Avvocatura, ha invece seguito un metodo di concertazione, sia sullo strumento che sui contenuti”.


Comunicato Stampa Organismo Congressuale Forense

Con la sentenza della Corte Costituzionale n. 173/2019 si chiude la vicenda relativa al doppio mandato.

L’Organismo Congressuale Forense aveva richiesto al Parlamento ed al Governo che fosse assunto un intervento di normazione primaria in grado di risolvere ogni dubbio in merito al periodo di riferimento del limite di doppio mandato, così assicurando immediata certezza giuridica al corretto e adeguato funzionamento delle istituzioni forensi.

I chiarimenti legislativi richiesti da OCF sono intervenuti, essendone stata riconosciuta la tenuta di costituzionalità, con la chiara fissazione da parte della Consulta dei criteri che, nel bilanciamento dei principi costituzionali implicati dalla questione, ne orienteranno l'interpretazione.

La questione è comunque già all'ordine del giorno dell'Assemblea dell'OCF del giorno 19.07.2019, per la valutazione delle eventuali implicazioni politiche ulteriori.

Giovanni Malinconico, Coordinatore di OCF, ha dichiarato: “È oggi essenziale che l'Avvocatura si concentri con senso di responsabilità, con forza e con capacità di sintesi politica sulle sfide che la attendono, in questa stagione di profonda crisi economica e in cui sono alle porte fondamentali riforme che richiedono una forte interlocuzione con le parti sociali e con le forze politiche”.