Giustizia penale, OCF a Nordio: sì a una prudente e mirata depenalizzazione

All’indomani della prima dichiarazione del ministro Nordio sul tema della depenalizzazione (e per l’abolizione di alcune parti del codice Rocco), l’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura ritiene che le indicazioni programmatiche del Ministro della Giustizia siano condivisibili ed idonee a risolvere una parte dei problemi esistenti. “La realizzazione di un diritto penale minimo, infatti, -spiega il Coordinatore OCF Mario Scialla– è da decenni indicata come esigenza ineludibile ma si è purtroppo scontrata, negli ultimi anni, con un incremento di logiche securitarie, emergenziali e populiste. E’ opportuno quindi, iniziare a ragionare su una prudente e mirata depenalizzazione”.
“Il completamento della riforma c.d. Cartabia, sicuramente ispirata a logiche generali condivisibili, va poi abbinato alla modifica di alcune norme dalla stessa introdotte che rischiano di sacrificare il diritto dell’imputato, prima tra tutte quella sulla inammissibilità dell’impugnazione nell’interesse dell’imputato assente che non abbia conferito al difensore un mandato specifico, successivo alla sentenza di condanna”.
“Anche alla luce di questi principi -conclude il Coordinatore- l’OCF proseguirà la linea di impegno, già notevolmente profuso negli ultimi mesi, con iniziative a favore della necessità di realizzare pienamente il processo accusatorio, attraverso una accorta separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici”.