OCF: “Garantiamo la tutela del cittadino nel processo penale d’appello assicurata dalla prescrizione”

Proclamato un giorno di astensione per il 25 ottobre 2019 contro l’allungamento sine die dei tempi del processo penale, in vigore dal 1° gennaio 2020

Roma 8/10/2019 – L’Organismo Congressuale Forense annuncia la delibera di astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giurisdizione, per il giorno 25 ottobre 2019, e proclama un giorno di astensione per manifestare nei confronti della disposizione che inibisce il decorso del termine di prescrizione dei reati dopo la pronuncia della sentenza di primo grado. E’ previsto che tale disposizione, rientrante nella cosiddetta “legge spazzacorrotti”, entri in vigore il 1° gennaio 2020.

“L’entrata in vigore della riforma della prescrizione nell’attuale formulazione avrebbe gravissime conseguenze sui diritti fondamentali dei cittadini, i quali vanno dunque debitamente informati e sensibilizzati”, afferma l’Avv. Giovanni Malinconico, Coordinatore di OCF. “E’ ferma e consapevole convinzione dell’Avvocatura che il grave problema della intollerabile dilatazione dei tempi del processo penale, come di quello civile e degli altri plessi di Giurisdizione, possa trovare soluzione solo con opportune riforme processuali e, soprattutto, con l’assegnazione alla Giustizia di adeguate risorse umane ed economiche rivenienti dalla fiscalità generale, in attuazione dei principi di solidarismo costituzionale, come affermato dal Manifesto dell’Avvocatura Italiana promosso da OCF lo scorso Aprile”.

La disposizione prevista in vigore dall’1 gennaio 2020 è stata sin da subito fortemente avversata dall’Avvocatura italiana, che ne ha chiesto il ritiro prima e dopo la sua approvazione. Contrariamente al dichiarato intento che ne ha accompagnato l’emanazione, questa disposizione determinerebbe infatti una sostanziale ed insanabile incertezza riguardo al periodo di svolgimento dei processi penali nel grado di appello ed un allungamento sine die dei tempi di definizione, compresi per di più i procedimenti in cui l’imputato sia stato assolto in primo grado.

L’OCF aderisce dunque all’invito formulato dall’UCPI a concorrere, con l’intervento dei propri componenti, all’organizzazione di manifestazioni di protesta su base territoriale e invita tutte le componenti dell’Avvocatura istituzionale ed associativa a valutare l’opportunità di organizzare eventi di sensibilizzazione pubblica su base nazionale.

L’OCF trasmetterà la delibera, oltre che a tutte le rappresentanze istituzionali ed associative dell’Avvocatura Italiana, anche al Presidente della Repubblica, ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, al Ministro dell’Economia e Finanze e ai Capi di tutti gli Uffici Giudiziari.

Con l’occasione, l’OCF evidenzierà la propria disponibilità a riprendere il percorso di concertazione e dialogo avviato a inizio 2019 per arrivare in tempi stretti alla definizione delle più adeguate misure normative atte a ridurre il sovraccarico delle giacenze giudiziarie ed alla riduzione dei tempi di definizione dei processi pendenti, ferma la imprescindibile necessità che siano prontamente abrogate le disposizioni che inibiscono il corso della prescrizione penale.