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Assemblea 29-30 Aprile, Ordine del Giorno
L’assemblea dell’Organismo Congressuale Forense si terrà in modalità telematica, dalle ore 15:30 alle ore 19:30 di giovedì 29 aprile e dalle ore 10:00 sino alle 13:00 di venerdì 30 aprile.
Di seguito l'ORDINE DEL GIORNO:
1) Approvazione verbali del 26 e 27 marzo 2021 e del 12 aprile 2021;
2) Relazione del Tesoriere sull’approvazione dei bilanci consuntivo 2020 e preventivo 2021 dell’OCF;
3) XXXV Congresso Nazionale Forense - Aggiornamento sulla riunione del Comitato Organizzatore svoltosi in data 21.4.2021;
4) Informativa sugli incontri con i Consiglieri Giudiziari del 12.4.2021;
5) Aggiornamento sugli incontri con i Delegati Congressuali dei Distretti di Milano e Brescia (16.4.2021), di Trento, Trieste, Venezia, Torino e Genova (19.4.2021), di Firenze, Cagliari e Bologna (23.4.2021) e di Roma (26.4.2021);
6) Relazione sull’incontro con i Presidenti dei COA e delle Unioni (29.4.2021);
7) Resoconto sulla missione degli Osservatori OCF/MGA al processo degli Avvocati in Turchia;
8) Patrocinio a Spese dello Stato e mediazione: ordinanza di rimessione del TRib. Palermo, sez. IV, ord., 17 marzo 2021 - disamina e adozione di eventuali iniziative;
9) Aggiornamento dei gruppi di lavoro;
10) Varie ed eventuali;
11) Relazione del GdL sulla Monocommittenza ed esame bozza di testo normativo.
Riforma fiscale, gli avvocati OCF: non toccate la flat tax, riformate l'IRPEF
Occorre una riforma fiscale incardinata sulla riduzione delle aliquote IRPEF, la previsione di una “no tax area” per i redditi più bassi, l’estensione delle deduzioni, delle detrazioni e del regime dei minimi; rendere l’IMU pagata sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito professionale; definire la “insussistenza di autonoma organizzazione” ai fini del non assoggettamento all’IRAP.
Sono le proposte dell'OCF - Organismo Congressuale Forense riguardo alle ventilate ipotesi di riforma fiscale che vedrebbero modificare in senso peggiorativo la cd. flat tax.
Modifica che, spiega Giovanni Malinconico, Coordinatore dell'OCF, "appare inopportuna, soprattutto nella attuale contingenza economica segnata dalla pandemia, dal momento che il sistema della flat tax è un ausilio per i professionisti che appartengono alle fasce più deboli e semmai deve essere corretta e addirittura rafforzata includendo le piccole realtà associative e societarie che allo stato ne risultano escluse".
D'altro canto, si legge nella nota dell'OCF, "la crisi dell’Avvocatura italiana è evidente nei numeri, con le statistiche che registrano da tempo una costante flessione dei redditi medi e il progressivo aumento del divario tra gli avvocati portatori di redditi alti e medio alti e tutti gli altri; aumenta cioè il reddito di pochi e diminuisce il reddito di molti: queste sono le avvocature italiane".
Il quadro complessivo si completa con l’iniquità della pressione fiscale, che incide pesantemente sui margini di guadagno già ridottissimi degli avvocati economicamente più deboli. L’IRPEF è l’imposta che presenta le maggiori criticità. In particolare, l’irrazionalità del suo sistema impositivo mostra una significativa progressività, concentrata nelle fasce di reddito medio-basse. L’ipotesi al centro del dibattito per la correzione di questi problemi è l’introduzione di una flat tax sul reddito delle persone fisiche, associata a un sistema di deduzioni/detrazioni che assicuri una vera progressività, includendo i redditi derivanti dalla partecipazione in associazioni tra professionisti ovvero società di persone tra professionisti.
Elaborato OCF su Atto senato n. 1662
Documento a cura dei Gruppi di Lavoro “ Famiglia e minori “ e “ Riforma del processo civile “ .
Avvocati perseguitati in Turchia, dossier OCF MGA: calpestati i diritti umani
Mancanza di indipendenza della magistratura, avvocati incriminati per terrorismo per il solo fatto di aver parlato con i clienti, arresti e detenzioni illegittime.
Sono solo alcuni degli elementi che emergono dal Rapporto sull'Avvocatura in Turchia realizzato dagli osservatori inviati dall'Organismo Congressuale Forense, e dall'MGA, Sindacato Nazionale Forense, per seguire i processi del 6 e 7 aprile scorsi a Istanbul contro alcuni colleghi turchi. Fra gli imputati anche Barkin Timtik, sorella di Ebru Timtik, l'avvocatessa morta in carcere in seguito a un lunghissimo sciopero della fame.
"La repressione giudiziaria verso l’avvocatura si è realizzata e tutt’ora si realizza attraverso l’equiparazione delle condotte degli assistiti con gli avvocati - si legge nel documento stilato dall'Avvocato Francesca Pesce - Molti degli imputati dei due procedimenti in osservazione sono accusati di tali reati per il solo fatto di aver visitato in carcere i loro assistiti, o per le difese tecniche esercitate nel corso dei procedimenti".
Non solo. La Turchia puntualmente ignora le sentenze della Corte Europea. Sebbene membro del Consiglio d'Europa e per questo firmataria della Convenzione Europea sui Diritto dell’Uomo e vincolata alle disposizioni ed alla giurisprudenza della CEDU, la Turchia rifiuta il rilascio immediato ed incondizionato di Selahattin Demirtaş per come disposto dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 2018, confermata dalla sentenza della sua Grande Camera del 22 dicembre 2020".
Per molti avvocati le imputazioni sono di appartenenza all'organizzazione terroristica PKK ed apologia contro l'unità dello Stato. Accuse che nascono dall'attività politica e professionale degli avvocati. Le prove a carico consistono in rapporti della polizia, intercettazioni, fotografie che collegano gli avvocati a luoghi di manifestazioni, oppure alle visite in carcere ai clienti o ancora all'esposizione delle linee difensive nei procedimenti che vedevano i loro clienti imputati".
"Una situazione allucinante - commenta il Coordinatore dell'OCF Giovanni Malinconico - per cui il Governo italiano e le istituzioni europee dovrebbero prestare massima attenzione. Le voci di denuncia devono moltiplicarsi, se non altro per aiutare la società civile turca che di questa repressione continua è vittima, ed è per questo che oggi aggiungiamo anche la nostra al coro delle proteste".
Assemblea 12 Aprile, Ordine del Giorno
L’assemblea dell’Organismo Congressuale Forense si terrà in modalità telematica, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 del giorno 12 aprile 2021.
Di seguito l'ORDINE DEL GIORNO:
1) XXXV Congresso Nazionale Forense: riflessioni e determinazioni;
2) Varie ed eventuali;
3) Proposte governative di modifiche alla Flat Tax.
Vaccini e giustizia, gli avvocati OCF: sbagliato rallentare le udienze, ANM torni sui suoi passi
In merito alla presa di posizione della Associazione Nazionale Magistrati, che minaccia di rallentare le udienze se le categorie dei magistrati, degli avvocati e degli operatori del settore non verranno vaccinati, l'Organismo Congressuale Forense, rappresentanza politica dell'Avvocatura Italiana, sottolinea che è necessario sempre privilegiare il dialogo e che gli aut aut non sono un mezzo giustificabile per raggiungere il fine, pure condiviso in passato.
"Il tema della vaccinazione degli operatori della Giustizia è un tema che ci unisce, tanto che ci ha portato in passato come OCF a sposare alcune delle posizioni dell'ANM - spiega l'avvocato Giovanni Malinconico, Coordinatore dell'OCF - ma un conto è porre il tema, un altro è proporsi in termini così perentori e minacciare di rallentare le udienze, aggiungendo ulteriori ritardi a una Giustizia che invece avrebbe bisogno non di correre ma di volare, per recuperare tutto il tempo perso, tanto più in un momento così drammatico in cui occorre sostenere la ripresa del Paese".
"Come avvocati OCF - prosegue Malinconico - stavolta non possiamo accogliere la posizione dell'ANM, che anzi invitiamo a ritornare sui propri passi. Quello che è mancato, in questa fase, è stata la capacità di far intendere l'urgenza del tema vaccinazioni per la Giustizia".
Nelle settimane scorse, l'Organismo Congressuale Forense ha più volte segnalato l'importanza della questione ricordando che: 1. la Giustizia è un servizio pubblico essenziale che non può fermarsi, a differenza di altri settori; 2. allo stesso modo della scuola, altro servizio essenziale che invece la pandemia ha interrotto, così la Giustizia merita attenzione da parte delle forze politiche; 3. il corretto funzionamento della Giustizia garantisce il corretto funzionamento del sistema paese e attira investitori stranieri, come sappiamo spaventati dalla lunghezza delle cause in Italia; 4. tutti coloro che operano nel settore della Giustizia non possono smettere di lavorare, pena l'interruzione del servizio pubblico essenziale.
"Sono spunti di riflessione che vanno posti con forza davanti all'interlocutore politico, - spiega Malinconico - ma che non possono indurre nessuno a porre degli ultimatum come il rallentamento delle udienze, una sorta di sciopero bianco insomma, che negherebbe il principio alla base delle nostre rivendicazioni: appunto la tutela di un servizio pubblico essenziale, posto a presidio dei diritti dei cittadini".
"La Giustizia è un malato, speriamo non terminale - conclude il Coordinatore dell'OCF - ma la soluzione non può essere ucciderlo come propongono i magistrati che anzi invitiamo a iniziare con noi un percorso comune di sensibilizzazione dell'opinione pubblica: dialogo dunque, non ultimatum".
Delibera OCF su Decreto Sostegni
La delibera di OCF in cui si invitano le forze politiche a dare impulso al progetto di legge sul legittimo impedimento dei liberi professionisti in materia fiscale, con la copertura finanziaria che risulti necessaria e idonea a permettere ai professionisti di mantenere la funzionalità della propria attività in questo periodo di emergenza sanitaria.
L'Organismo Congressuale Forense elaborerà gli opportuni emendamenti da apportare al testo normativo per ovviare alle criticità evidenziate, al fine di proporli alle forze politiche per la conseguente approvazione.
Assemblea 26-27 Marzo, Ordine del Giorno
L'Assemblea dell’Organismo Congressuale Forense si terrà, in modalità telematica da remoto, dalle ore 15.30 alle ore 19.30 di venerdì 26 marzo e dalle ore 10.00 alle ore 14.00 di sabato 27 marzo.
Di seguito l'ORDINE DEL GIORNO:
1) Approvazione dei verbali del 26 e 27 febbraio 2021;
2) Relazione del Coordinatore sull’incontro con il Ministro della Giustizia del (25.3.2021) e con il Sottosegretario Sisto (9.3.2021);
3) Relazione del Tesoriere sull’iter di approvazione del bilancio dell’OCF;
4) Aggiornamento sull’incontro con i Presidenti dei COA e delle Unioni del 26.3.2021;
5) Aggiornamento sull’incontro con i Presidenti della Associazioni Forensi e con il Triveneto del 12.3.2021;
6) Professione forense e fiscalità: ipotesi per una proposta del sistema fiscale;
7) Programmazione degli incontri con le realtà forensi;
8) Aggiornamento dei gruppi di lavoro;
9) Varie ed eventuali;
10) Valutazione sull’impatto del Decreto “Sostegni” sulla professione forense;
11) Ipotesi di riforma della giustizia familiare.
Vaccini, OCF: il comparto giustizia attende risposte urgenti.
Già da febbraio l'Organismo Congressuale Forense ha sollevato il tema delle vaccinazioni del comparto giustizia, rilevando che quest'ultima rappresenta un settore cruciale nella vita del Paese, che non può non essere considerata servizio essenziale, trattandosi di una funzione primaria che si estrinseca nella tutela dei diritti e nel sostegno alla nostra società e al nostro sistema produttivo.
Sulla vicenda dei vaccini ora interviene anche l'Associazione Nazionale Magistrati con una nota che parimenti chiede che "tutti i lavoratori del comparto, ivi compresi magistrati, personale amministrativo e classe forense, vengano reinseriti nel Piano strategico vaccinale, quali gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, unitamente a insegnanti, personale scolastico, forze dell'ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità".
"E' un fatto che l'epidemia ha prodotto conseguenze particolarmente significative e drammatiche sull'esercizio della Giurisdizione - spiega Giovanni Malinconico, coordinatore dell'OCF - mentre spiace dover constatare che la questione al momento è stata affrontata in modo diseguale e contraddittorio, con regole differenti a seconda delle varie regioni. Di qui la necessità di rinnovare l'appello al Ministro Cartabia e al Premier Draghi sulla necessità di procedere in modo organico, ovviamente senza con ciò incidere sui criteri generali e sulle priorità che il Governo ritiene di seguire in relazione al piano vaccinale".
Piano nazionale vaccini: Lettera al Ministro della Salute e alla Ministra della Giustizia
OCF, senza con ciò incidere sui criteri generali e sulle priorità che il Governo ritiene di seguire in relazione al piano vaccinale, rinnova la richiesta di un intervento urgente, generale e UNIFORME, volto a rendere possibile la sottoposizione degli Avvocati italiani al piano di vaccinazione nella stessa sequenza temporale prevista per gli altri operatori di Giustizia (Magistrati e Cancellieri).
Gli Avvocati infatti esercitano la propria professione senza limitazioni territoriali e sono portati, per ragione del proprio ministero, a frequentare tutti gli uffici giudiziari sul territorio nazionale, senza eccezioni derivanti dalla zonizzazione sanitaria: il che li porta ad essere esposti tanto quanto gli altri operatori di Giustizia (se non di più) al contagio e a divenirne potenziale veicolo di trasmissione.
È evidente dunque che una seria azione di profilassi relativa agli operatori di Giustizia non può non estendersi a chi esercita la funzione di difensore, senza dare luogo a discriminazioni ingiustificate e conseguenze negative anche sotto il profilo dell’efficacia dell’azione di profilassi sanitaria.