Riforma fallimentare: per l’OCF è “l’ennesima riforma che nasce già malata”

L’Organismo Congressuale Forense ha indirizzato, questa mattina, una nota al Ministro della Giustizia e al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, in cui evidenzia le maggiori criticità del disegno di legge sulla riforma delle procedure concorsuali in corso di discussione davanti la Commissione Giustizia del Senato.
Tra i punti contestati, in particolare, la decisIone di sottrarre a molti tribunali circondariali le competenze in materia fallimentare e quella di costituire un nuovo Organismo di composizione delle crisi da istituire presso ogni Camera di commercio (senza tenere conto del fatto che le Camere di Commercio sono state ridotte a sessanta su tutto il territorio).
“E’ inaccettabile che il Governo – evidenzia il coordinatore dell’Organismo Antonio Rosa – pur avendo già ammesso che sarà necessario apporre correttivi a questa riforma, stia chiedendo di approvare il testo senza modifiche tanto che tutti gli emendamenti migliorativi e correttivi che erano stati presentati sono stati in gran parte ritirati per essere trasformati in ordini del giorno parlamentari destinati a cambiare la riforma una volta attuata.
Tutto questo – continua Rosa – è ancor più grave dal momento che il Governo si mostra ben consapevole dell’importanza del tema continuando a ribadire, solo a parole a questo punto, che ‘la riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza riveste un rilievo molto importante per l’azione dell’esecutivo’ mentre, ancora una volta nei fatti, obbedisce alla consueta logica del puro taglio dei costi con totale disinteresse per la voce di chi quotidianamente opera per la giustizia”.
Per queste ragioni l’Organismo chiede al Governo ed al Senato di rivedere il proprio atteggiamento e dare corso ai miglioramenti proposti ed oggi accantonati prima che la riforma venga approvata.