Caso GIP Roma, OCF: “Difesa tecnica obbligatoria, intervengano il Ministero, CSM e Presidente del Tribunale”

Con comunicato del 19 febbraio 2023, l’Associazione Difensori di Ufficio Italia rendeva noto che un Gip del Tribunale di Roma, nell’avviso di fissazione di udienza, inseriva la seguente frase: “La persona indagata che, come suo diritto, non voglia comparire all’udienza e voglia limitarsi ad attendere la decisione del Giudice senza trovarsi nella condizione di dover retribuire il Difensore d’ufficio, contatti quindi il Difensore come sopra nominatole e lo inviti espressamente e formalmente, a mezzo Posta Elettronica Certificata o racc. A.R. o in altro documentato modo, a non comparire all’udienza fissata ed in generale a non svolgere alcuna attività difensiva.”
“Il Giudice in questione, -ha commentato il coordinatore OCF, Mario Scialla- con un breve tratto di penna, ha fatto venir meno articoli della Costituzione, principi fondamentali dell’ordinamento e giurisprudenza della Consulta che, dai tempi dei processi alle Brigate Rosse, ha ribadito l’obbligatorietà della difesa tecnica”.
“L’errore -continua Scialla- è talmente grave e clamoroso che non merita discussione o ipotesi interpretative: deve essere immediatamente corretto”.
“L’Organismo Congressuale Forense -conclude il Coordinatore- si rivolge pertanto all’Onorevole Ministro della Giustizia chiedendo un suo pronto intervento, così come al Consiglio Superiore della Magistratura ed al Presidente del Tribunale di Roma per gli aspetti di loro competenza e monitorerà la situazione, riservandosi ogni e più opportuna iniziativa”.